I SOPRAVVISSUTI – di Gabriella DE ARCANGELIS

img_6377

Capitolo  2°

 

I dieci terranauti coprirono la distanza in pochissimo tempo.

Le cabine dell’astronave, pressurizzata alla perfezione, non fece sentire loro la benché minima sensazione dell’enorme velocità cui volavano nell’universo.

I segnali di bordo comunicarono l’entrata nell’atmosfera terrestre. Lupo si collegò con la Centrale di T/2.

<< Lupo a Saggio, mi senti ? >>

<< Ti sento, Lupo, parla pure >>

<< Stiamo per entrare nell’atmosfera terrestre. Da ora in poi si interromperanno le comunicazioni che riprenderanno solo ad atterraggio avvenuto. >>

<< Buona fortuna ragazzi. Fino ad ora avete messo a buon  profitto gli insegnamenti dell’astro scuola, continuate così. Come vi ho già comunicato, atterrerete nei pressi del posto dove sono state avvistate le impronte, ma non andate di fretta, prendetevi il tempo che occorre. Dai nostri calcoli, nonostante la distanza, sarà mattino anche lì, l’aria è perfettamente respirabile, quindi non avrete necessità dei caschi, ma come primo giorno occupatelo ambientandovi e riproducendo le tende, alle case penserete solo in seguito. Tramite i comunicatori avrete la possibilità di contattarci quando vorrete o lo riterrete necessario e, vi ricordo, che negli zaini vi è stato messo di tutto, tutti gli strumenti che già usiamo qui e molti di più, a presto >>

<< A presto T/2 >>

Lupo chiuse il comunicatore di bordo appena in tempo. Entrarono nell’atmosfera terrestre ed ogni contatto fu automaticamente annullato.

Lupo si rivolse ai compagni.

<< Da ora a quando atterreremo passeranno pochi minuti. Siete tutti pronti ? >>

Un “sì” generale e Lupo azionò i razzi rallentanti per la discesa.

Con un’emozione non descrivibile, dopo circa quattro secoli, dieci ex terrestri tornavano su T/1, sulla Terra Madre.

Quando l’astronave, dopo aver toccato la superficie terrestre, si stabilizzò, sia Lupo che Kyra spensero i motori e, con telecomandi appositi, aprirono il portellone di discesa.

Lupo guardò Kyra.

<< A te l’onore di rimettere, per prima, piede sul territorio terrestre >>

<< Non voglio nessun onore che non mi spetti di diritto >> rispose la donna con molta acredine non celata nella voce. Lupo fece finta di non farci caso e decise.

<< Allora tireremo a sorte, fra tutti. Contenta così ? >>

Kyra non rispose, prese una piastra gialla e verde e scelse il colore.

<< Io scelgo il verde >>

A turno tutti scelsero uno  dei due colori, decidendo di scendere a coppie per unione cromatico. Neanche a farlo apposta uscì il verde anche a Lupo ed i due furono “ costretti “ ad una scesa unica. Come misero piede sulla terra non si girarono verso l’astronave per aspettare o aiutare gli altri, rimasero a guardare rapiti quello che videro.

Per la prima volta ammiravano i colori della natura, ma non quelli indotti come su T/2, ma quelli veri. Erano atterrati su un largo spiazzo terroso, non molto in lontananza cespugli e piccoli alberi, poco distante collinette. La variazione cromatica passava dal marrone scuro a quello chiaro, dal verde, al giallo di alcuni fiori spontanei, ma il colore che li attirò di più fu l’azzurro del cielo, dal più intenso a quello più chiaro illuminato da quella sfera gialla che stava nascendo e che irradiava luce e calore : il sole. Quello vero.

Tutti e dieci restarono per diversi minuti in silenzio, quasi rispettoso, ad ammirare quella natura che loro avevano riprodotto su T/2 e che lì, su T/1 era reale, creata da una natura che si stava riappropriando di quanto rimasto sulla terra.

Poi Lupo accese il comunicatore.

<< Lupo a T/2 … siamo atterrati, tutto è andato bene e … è bellissimo, emozionante >>

<< Ben tornati Lupo, Kyra è con te ? >> 

<< Sì, certo, siamo scesi tutti dall’astronave e tutti … siamo sbalorditi, attoniti, ammirati, emozionati >>

<< Immagino Lupo. Ripeto, prendetevi questo giorno per acclimatarvi ed ambientarvi, guardatevi un po’ attorno, ma come vi ho già detto, non abbiate fretta. Qui stanno inneggiando tutti a voi ed all’impresa. Per tutti, oggi, sarà una giornata memorabile … vi lascio alle vostre emozioni che, nella nostra mente, condividiamo, a presto ragazzi >>

<< A presto Saggio. >>

Lupo, accendendo il comunicatore, aveva attivato anche il programma di divulgazione della voce e tutti avevano sentito, ma, a commentare anche se a voce bassissima, solo Kyra.

<< Si è preparato un bel discorso >>

Solo Lupo, vicinissimo alla donna sentì, ma fece finta di niente. Nessuna diatriba. Questo non solo era un ordine, ma anche una necessità. In quel momento erano altre le cose che contavano come priorità.

II gruppo continuò a guardare, ad ammirare, a toccare quell’erba, quella terra, quel “tutto” con un rispetto quasi religioso.

Ma era d’obbligo la concretezza.

<< Ragazzi … scendiamo dall’astronave tutto quello che ci sarà utile a  cominciare dai nostri zaini, personali e di servizio. Per prima cosa direi di riprodurre le tende … dove potremmo posizionarle ? >>

I terranauti ricominciarono a guardarsi intorno vedendo, però, le cose con altri occhi ed ad un certo punto, una del gruppo, Iris, credette di individuare il posto giusto.

<< Che ne dite di questo ? non è molto distante dall’astronave, ma abbastanza vicino a queste piccolissime collinette. Le impronte sono state notate da queste parti. Potrebbe essere più probabile avvistare qualcuno >>

Tutti assentirono e Kyra << Bene, allora scendiamo tutto dall’astronave e … cominciamo la nostra avventura. >>

Grazie ai raggi riproduttivi, le tende ebbero vita in pochissimi minuti. Tutto fu sceso dall’astronave ed ognuno prese possesso della propria.

Quelle di Lupo e di Kyra, capi spedizione, furono montate vicine, cose che a Kyra pesò non poco. Stava sistemandosi le sue cose all’interno della propria, quando Falco, altro terranauta e molto amico di Lupo, si affacciò all’ingresso.

<< Tutto bene ? serve aiuto Kyra ? >>

La donna  non ebbe eccessivo piacere nel vederlo, ma non le era particolarmente antipatico, per cui cercò di essere, almeno con lui, un po’ più cordiale.

<< Tutto bene Falco e no, non mi serve aiuto. Tu hai già fatto ? >>

<< Evidentemente avevo meno cose da sistemare … Kyra, perché ti ostini ad essere così … così … diciamo contraria a Lupo ? non puoi ritenere di essere nel giusto accusandolo di qualcosa di cui … >>

<< … senti Falco, se Lupo ha bisogno di un avvocato … >>

<< … non ha bisogno di nessun avvocato, non è lui che mi manda se è questo cui pensi … è che siamo qui, questa missione è importante e … >>

<< … ed io non la intralcerò. Tranquilli, non la intralcerò. Adesso … c’è altro Falco?>>

<< Sì, altro c’è. Abbiamo messo una tenda più grande dove potremo riunirci per parlare e per mangiare. Sarà il nostro primo pasto su T/1, ero venuto a dirtelo. Saremo tutti lì, tra … sì, tra una mezz’ora, ti aspettiamo >>

<< Ci sarò, a dopo Falco >>

Tutti riuniti sotto la grande tenda, Lupo prese la parola.

<< Oggi passi, ma da domani dovremo cominciare a darci da fare. Siamo 10, ho pensato di dividerci in 5 gruppi : uno resterà qui, alla base, 4 prenderanno i punti Nord, Sud, Est ed Ovest. Non si copriranno grandi distanze, penso sia meglio non usare, almeno per ora, i razzi di volo. Non sappiamo a quale stadio di evoluzione siano arrivati eventuali sopravvissuti, potremmo spaventarli >>img_6377

Lascia un commento