LA DECIMA LEGIONE

unnamed - Copia

Correva l’anno 882-883. il 68-69 dell’era cristiana: l’anno più lungo di tutta la storia dell’Antica Roma, che vide la cruenta fine di quattro imperatori.
Anno di violenze e congiure, la “Capitale del Mondo” fu campo di battaglie private e pubbliche; teatro di complotti ed intrighi: pretoriani e senatori, legionari e gladiatori, filosofi e letterati, schavi e liberti, vestali e prostitute, maghi e fuorilegge.
Fu anche l’anno in cui il Cristianesimo, approdato a Roma assieme a molti altri culti orientali, metteva i primi germogli, pur tra sospetti, speranze e persecuzioni.
Uno spaccato di vita nella Roma d’epoca imperiale tra manovre politiche, militari e civili.

Una serie di volumi dai titoli

– LA DECIMA LEGIONE – Panem et Circenses

TITOLO                             LA DECIMA LEGIONE – Panem et Circenses
AUTORE                           MARIA PACE
EDITORE                          MONTECOVELLO EDITRICE
PREZZO                            16.90  euro  cartaceo  –  5.90  e-book
PAGINE                             348
GENERE                            STORICO
ISBN                                  978 88 6733 439 1
link acquisto                      https://www.bookrepublic.it/book/9788867334407-la-decima-legione-panem-et-circenses/              e-book
http://www.libreriauniversitaria.it/panem-et-circenses-decima-legione/libro/9788867334391        cartaceo

SINOSSI

Corre l’anno 882/883, il 68/69 dell’era cristiana: l’anno più lungo di tutta la storia dell’Antica Roma, che vede la morte cruenta di quattro imperatori. Anno di violenze e congiure, è anche il momento in cui il Cristianesimo, approdato a Roma insieme a molti altri culti orientali, mette i primi germogli, pur tra sospetti, speranze e persecuzioni. Marco Valerio, tribuno della Legione X, di stanza in Giudea, è inviato a Roma dal suo superiore, il generale Vespasiano, per valutare e riferire sulla situazione: l’Urbe sta precipitando in quella che sarà chiamata: Anarchia Imperiale. Costretto l’imperatore Nerone al suicidio, in ogni parte dell’Impero – Spagna, Giudea, Germania – le Legioni premono per affidare la porpora imperiale al proprio Generale. Marco Valerio si troverà coinvolto in vicende che avranno come protagonisti gladiatori che si sfidano nelle arene, pretoriani e senatori pronti a passar da una corrente politica all’altra, liberti arroganti, filosofi, schiavi, vestali, prostitute, giovanissimi banditi.

DICONO del libro

COMMENTO DI  ROBERTO TEDESCO Romanzi ” che passione!”

Ho letto il primo volume dell’opera di Maria Pace “La decima legione”. Dopo aver chiuso la quarta di copertina, mi sono sentito subito più arricchito, avendo assaporato ogni parola, ogni descrizione, di quella parte di storia romana che ho sempre amato. Inoltre, lo stile di scrittura dell’autrice, ricco di lemmi in latino, mi ha fatto calare nella vita di quel tempo, così anticipatrice degli usi e costumi di quella di oggi. Confesso di essermi servito del computer per tradurre le numerose parole e frasi in latino meno note. Una lettura veramente interessante, che mi ha riportato alla memoria il film kolossal del 1951 “Quo vadis?” diretto da Mervyn LeRoy, in cui Robert Taylor interpretò la parte del tribuno Marco Vinicio (o Marco Valerio Flavio) e, Debora Kerr, quella di Licia (o Lucilla), la liberta convertita al cristianesimo. La trasposizione cinematografica, comunque, non corrisponde in tutto al racconto di Maria Pace e ci sono delle discrepanze anche con l’omonimo romanzo storico del premio Nobel per la letteratura (1905) Henryk Sienkiewicz, da cui è stato tratto il film. Infatti, pare evidente che la sceneggiatura del film sia stata adattata alle esigenze cinematografiche del pubblico di allora, appassionato di ricostruzioni storiche spettacolari. La scrittrice, invece, fa rivivere quell’epoca nella sua autentica dimensione storica, descrivendo con lucidità gli scenari in cui nascevano gli intrighi e le cospirazioni politiche, la crudeltà degli uomini asserviti al potere dell’imperatore e le persecuzioni ai primi cristiani del sanguinario Nerone. In questo contesto s’inserisce il tormentato amore di Marco Valerio per Lucilla Pisone, che viene coronato con il loro matrimonio dopo tante peripezie.

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Pubblicato il 06/06/2013 23.01.34. Stato: online – visualizzazioni:  855  –  Commenti:  13
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cancella commentopubblicato il 07/06/2013 0.31.01
vannibravi, ha scritto: Racconto delizioso nel quale scopro MariaPace come maestra dell”eros. Chissà come ridevi delle dilettantesche chiacchierate fra me e l”amico A. – Ciao. Buonanotte. VB 🙂
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vannibravi, ha scritto: Comincio a comprendere, non solo che hai scritto molto, ma anche che provi una grande passione per la scrittura. E che è difficile trovare un genere letterario che ti sia estraneo! VB
cancella commentopubblicato il 07/06/2013 1.49.26
amensa, ha scritto: perfetto Mariapace, hai saputo esprimere proprio quanto cercavo di sostenere ……. l”eros dal punto di vista femminile. non è solo l”assenza di menzione di parti intime o azioni esplicite che contraddistinguono questo modo di esprimersi, ma è il saper comunicare l”emozione, il “sentito” della persona. Quanto comunichi è più l”interno della giovane, che non l”esterno, il corpo, presso solo a pretesto per narrare il progredire dell”azione. Direi che non era necessario lo dicessi …… si capisce perfettamente che questo brano è scritto da una donna, o almeno, io l”ho riconosciuto dalle prime battute. Meglio di qualsiasi spiegazione, ci hai fatto proprio un bel “disegnino”. Complimenti. Andrea
cancella commentopubblicato il 07/06/2013 2.10.35
amensa, ha scritto: ps. forse un”unica nota finale ……. tornando alla fisicità dell”evento, forse non è corretto “Giacquero, l”una sull”altro, per riemergere storditi e appagati.” ma “Giacquero, l”uno sull”altra, per riemergere storditi e appagati.” che mi sembra concluda meglio il quadro. o sbaglio ?
cancella commentopubblicato il 07/06/2013 9.46.27
mariapace2010, ha scritto: ciao, Vanni… cosa dire? Come sempre sei troppo generoso nei giudizi, però, non lo nascondo… mi fanno lieta…. quanto i vari generi letterari, sostanzialmente sono tre, quelli in cui mi cimento: storico, fantasy, ambiente… in nessuno dei tre, però, manca quel pizzico di sentimento che addolcisce un po” la vita… ciao, coiao
cancella commentopubblicato il 07/06/2013 9.48.46
mariapace2010, ha scritto: … ancora una cosa, Vanni… lungi dal farmi ridere o sorridere, le dispute fra te e Andrea sono stimolanti per chi, come me, sfioora appena quest”aspetto del sentimento… un caro saluto da estendere ad Alda.
cancella commentopubblicato il 07/06/2013 10.00.56
mariapace2010, ha scritto: ciao, Andrea… il tuo giudizio su quello che scrivo è davvero molto lusinghiero e te ne sono grata… quanto alla nota finale…sì!… in effetti la “o” andrebbe al posto della “a”… e se ti invitassi a considerarlo un ultimo gesto “tutto femminile, ma assecondato”?… forse dovrei aggiungere che “dopo” lei non vorrebbe essere “allontanata”… A proposito, Andrea, ti ho spedito mail tramite ewriter… Ah… io sono lucana, della provincia di Potenza, trapiantata a Torino… ciao, ciao un saluto affettuoso.
cancella commentopubblicato il 07/06/2013 10.10.30
mariapace2010, ha scritto: ciao, Andrea, ciao Vanni… una pazzia: ho fatto come dice Vanni e cioè posizionato il brano nella categoria eros invece che amore… staremo a vedere cosa succede, prima di riportarlo nella sua giusta posizione.. ciao, ciao, amici.
cancella commentopubblicato il 07/06/2013 10.35.25
amensa, ha scritto: @ MariaPace devi aver mandato il tuo messaggio a qualcun altro, perchè io non ho ricevuto nulla ….. prova a rispedirlo io son “amensa” attendo con ansia. Ciao . andrea
cancella commentopubblicato il 11/06/2013 4.44.59
amensa, ha scritto: se vuoi un confronto con “una prima volta” al maschile, l”ho giusto scritta stanotte. buon tutto. Andrea
cancella commentopubblicato il 22/06/2013 7.59.15
mariapace2010, ha scritto: ciao, Andrea… amico mio, ancora una volta confermiamo le nostre opinioni e posizioni… ciao, ciao
cancella commentopubblicato il 28/11/2013 16.06.37
Raimondo64, ha scritto: Ciao Maria…Ti ringrazio ancora x il gentile commento alla mia Opera letteraria…In quando alla frase suddetta ””giacquero l”una sull”altro””,la considero ””politicamente corretta””,rende tangibile la soggettiva di Lei…In pratica e” la rivelazione che a  condurre la ””danza sensuale”” e” sempre la donna…Io stesso tempo fa usai questa ””visualizzazione Semantica in una mia Lirica,spesso mi immedesimo nei panni della parte femminile,se non lo facessi non potrei rendere le emozioni sul foglio…Apprezzo la tua fatica compositiva,non capita spesso di trovare uno scrittore del tuo livello…Vedo che fai pubblicita” all”amaro lucano,ahah Una Lucana a Torino…Interessante,come lo e” anche il fatto che siamo presenti entrambi su Lulu”.com con le nostre Creazioni…Voto 7
cancella commentopubblicato il 29/11/2013 15.53.32
mariapace2010, ha scritto: ciao Raimondo… sei molto gentile a definirmi scrittore d”alto livello anche se, in realtà, sono solo una a cui piace scrivere… grazie del voto… La tua osservazione sulla frase finale del mio elaborato mi piace molto, perché è in completa sintonia con il mio pensiero ed é quello che cercavo di dire ad Amensa… il sesso, per l”uomo finisce con l”atto fisico, ma per la donna non é così… la donna non vorrebbe mai essere allontanata “dopo” o lasciata scivolar via dal letto… Sì! Sì! hai proprio ragione: una lucana a Torino!… Buon pomeriggio e alla prossima, Maria

– LA DECIMA LEGIONE – Sulla via per Gerusalemme

TITOLO                             LA DECIMA LEGIONE – Panem et Circenses
AUTORE                           MARIA PACE
EDITORE                          MONTECOVELLO EDITRICE
PREZZO                            16.90  euro  cartaceo  –  5.90  e-book
PAGINE                             348
GENERE                            STORICO
ISBN                                  978 88 6733 439 1
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SINOSSI

Corre l’anno 882/883, il 68/69 dell’era cristiana: l’anno più lungo di tutta la storia dell’Antica Roma, che vede la morte cruenta di quattro imperatori. Anno di violenze e congiure, è anche il momento in cui il Cristianesimo, approdato a Roma insieme a molti altri culti orientali, mette i primi germogli, pur tra sospetti, speranze e persecuzioni. Marco Valerio, tribuno della Legione X, di stanza in Giudea, è inviato a Roma dal suo superiore, il generale Vespasiano, per valutare e riferire sulla situazione: l’Urbe sta precipitando in quella che sarà chiamata: Anarchia Imperiale. Costretto l’imperatore Nerone al suicidio, in ogni parte dell’Impero – Spagna, Giudea, Germania – le Legioni premono per affidare la porpora imperiale al proprio Generale. Marco Valerio si troverà coinvolto in vicende che avranno come protagonisti gladiatori che si sfidano nelle arene, pretoriani e senatori pronti a passar da una corrente politica all’altra, liberti arroganti, filosofi, schiavi, vestali, prostitute, giovanissimi banditi.

DICONO del libro

COMMENTO DI  ROBERTO TEDESCO Romanzi ” che passione!”

Ho letto il primo volume dell’opera di Maria Pace “La decima legione”. Dopo aver chiuso la quarta di copertina, mi sono sentito subito più arricchito, avendo assaporato ogni parola, ogni descrizione, di quella parte di storia romana che ho sempre amato. Inoltre, lo stile di scrittura dell’autrice, ricco di lemmi in latino, mi ha fatto calare nella vita di quel tempo, così anticipatrice degli usi e costumi di quella di oggi. Confesso di essermi servito del computer per tradurre le numerose parole e frasi in latino meno note. Una lettura veramente interessante, che mi ha riportato alla memoria il film kolossal del 1951 “Quo vadis?” diretto da Mervyn LeRoy, in cui Robert Taylor interpretò la parte del tribuno Marco Vinicio (o Marco Valerio Flavio) e, Debora Kerr, quella di Licia (o Lucilla), la liberta convertita al cristianesimo. La trasposizione cinematografica, comunque, non corrisponde in tutto al racconto di Maria Pace e ci sono delle discrepanze anche con l’omonimo romanzo storico del premio Nobel per la letteratura (1905) Henryk Sienkiewicz, da cui è stato tratto il film. Infatti, pare evidente che la sceneggiatura del film sia stata adattata alle esigenze cinematografiche del pubblico di allora, appassionato di ricostruzioni storiche spettacolari. La scrittrice, invece, fa rivivere quell’epoca nella sua autentica dimensione storica, descrivendo con lucidità gli scenari in cui nascevano gli intrighi e le cospirazioni politiche, la crudeltà degli uomini asserviti al potere dell’imperatore e le persecuzioni ai primi cristiani del sanguinario Nerone. In questo contesto s’inserisce il tormentato amore di Marco Valerio per Lucilla Pisone, che viene coronato con il loro matrimonio dopo tante peripezie.

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Pubblicato il 06/06/2013 23.01.34. Stato: online – visualizzazioni:  855  –  Commenti:  13
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vannibravi, ha scritto: Comincio a comprendere, non solo che hai scritto molto, ma anche che provi una grande passione per la scrittura. E che è difficile trovare un genere letterario che ti sia estraneo! VB
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amensa, ha scritto: perfetto Mariapace, hai saputo esprimere proprio quanto cercavo di sostenere ……. l”eros dal punto di vista femminile. non è solo l”assenza di menzione di parti intime o azioni esplicite che contraddistinguono questo modo di esprimersi, ma è il saper comunicare l”emozione, il “sentito” della persona. Quanto comunichi è più l”interno della giovane, che non l”esterno, il corpo, presso solo a pretesto per narrare il progredire dell”azione. Direi che non era necessario lo dicessi …… si capisce perfettamente che questo brano è scritto da una donna, o almeno, io l”ho riconosciuto dalle prime battute. Meglio di qualsiasi spiegazione, ci hai fatto proprio un bel “disegnino”. Complimenti. Andrea
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amensa, ha scritto: ps. forse un”unica nota finale ……. tornando alla fisicità dell”evento, forse non è corretto “Giacquero, l”una sull”altro, per riemergere storditi e appagati.” ma “Giacquero, l”uno sull”altra, per riemergere storditi e appagati.” che mi sembra concluda meglio il quadro. o sbaglio ?
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mariapace2010, ha scritto: … ancora una cosa, Vanni… lungi dal farmi ridere o sorridere, le dispute fra te e Andrea sono stimolanti per chi, come me, sfioora appena quest”aspetto del sentimento… un caro saluto da estendere ad Alda.
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mariapace2010, ha scritto: ciao, Andrea… il tuo giudizio su quello che scrivo è davvero molto lusinghiero e te ne sono grata… quanto alla nota finale…sì!… in effetti la “o” andrebbe al posto della “a”… e se ti invitassi a considerarlo un ultimo gesto “tutto femminile, ma assecondato”?… forse dovrei aggiungere che “dopo” lei non vorrebbe essere “allontanata”… A proposito, Andrea, ti ho spedito mail tramite ewriter… Ah… io sono lucana, della provincia di Potenza, trapiantata a Torino… ciao, ciao un saluto affettuoso.
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mariapace2010, ha scritto: ciao, Andrea, ciao Vanni… una pazzia: ho fatto come dice Vanni e cioè posizionato il brano nella categoria eros invece che amore… staremo a vedere cosa succede, prima di riportarlo nella sua giusta posizione.. ciao, ciao, amici.
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amensa, ha scritto: @ MariaPace devi aver mandato il tuo messaggio a qualcun altro, perchè io non ho ricevuto nulla ….. prova a rispedirlo io son “amensa” attendo con ansia. Ciao . andrea
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amensa, ha scritto: se vuoi un confronto con “una prima volta” al maschile, l”ho giusto scritta stanotte. buon tutto. Andrea
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mariapace2010, ha scritto: ciao, Andrea… amico mio, ancora una volta confermiamo le nostre opinioni e posizioni… ciao, ciao
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Raimondo64, ha scritto: Ciao Maria…Ti ringrazio ancora x il gentile commento alla mia Opera letteraria…In quando alla frase suddetta ””giacquero l”una sull”altro””,la considero ””politicamente corretta””,rende tangibile la soggettiva di Lei…In pratica e” la rivelazione che a  condurre la ””danza sensuale”” e” sempre la donna…Io stesso tempo fa usai questa ””visualizzazione Semantica in una mia Lirica,spesso mi immedesimo nei panni della parte femminile,se non lo facessi non potrei rendere le emozioni sul foglio…Apprezzo la tua fatica compositiva,non capita spesso di trovare uno scrittore del tuo livello…Vedo che fai pubblicita” all”amaro lucano,ahah Una Lucana a Torino…Interessante,come lo e” anche il fatto che siamo presenti entrambi su Lulu”.com con le nostre Creazioni…Voto 7
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mariapace2010, ha scritto: ciao Raimondo… sei molto gentile a definirmi scrittore d”alto livello anche se, in realtà, sono solo una a cui piace scrivere… grazie del voto… La tua osservazione sulla frase finale del mio elaborato mi piace molto, perché è in completa sintonia con il mio pensiero ed é quello che cercavo di dire ad Amensa… il sesso, per l”uomo finisce con l”atto fisico, ma per la donna non é così… la donna non vorrebbe mai essere allontanata “dopo” o lasciata scivolar via dal letto… Sì! Sì! hai proprio ragione: una lucana a Torino!… Buon pomeriggio e alla prossima, Maria